In poche righe: chi sei, cosa fai e a chi puoi essere utile.
Sono Chiara e Soultravelling è il mio tour operator per l’Africa meridionale, organizzo e accompagno viaggi di turismo responsabile per cogliere un mondo dall’altra parte del mondo, per portare a casa l’emozione africana di una vita. Non è solo un modo di viaggiare o una sequenza di luoghi, ma un’esperienza d’Africa e d’amore per quei territori, quelle persone e quegli animali.
Di questa tua sfida lavorativa ci parlerai in un talk, vero?
Sì: “Dal lavoro dipendente allo slash work, a un’attività imprenditoriale full-time”. Parlerò di come Soultravelling è diventato la mia alternativa a un lavoro pubblico. Quattro anni da imprenditrice, prima part-time, fino a diventare un business maturo per il grande salto. Vi racconterò gli aspetti psicologici e tecnici, ciò che mi ha dato la molla per dare gambe al mio sogno.
Che conseguenze ha avuto e sta avendo l’emergenza Covid-19 sul tuo lavoro?
Molto grave, da febbraio ho dovuto cancellare tutti i clienti in partenza e l’attività è pressoché ferma.
Hai già partecipato al Freelancecamp?
Sì.
Scegli una canzone che per te rappresenta lo spirito del freelance.
“No surrender”, di Bruce Springsteen. Perché mi ricorda che non siamo soli, che facciamo parte di una comunità, anche di valori; che ci siamo fatti una promessa e dobbiamo mantenerla. L’abbiamo affidata al vento, durante la tempesta, in una notte fredda, in condizioni estreme insomma. La promessa di seguire i nostri sogni, di essere fedeli a noi stessi, di lavorare per costruire un mondo migliore. E ultimamente me lo ripeto più spesso. Baby, no retreat, no surrender.
Oltre alle novità di quest’anno (Networking Corner, Membership, Freelancecamping, Zoomclub), c’è qualcosa che potremmo fare per la community?
Non mi viene in mente nulla. 🤔 Mi spiace.
C’è un talk del Freelancecamp che ti ha insegnato qualcosa di utile?
“Run like a freelance” di Donata Columbro, perché la metafora tra maratona e attività in proprio sta perfettamente in piedi. Mi ha colpito anche perché c’è un terreno comune; sono un ex nuotatrice e ho sempre pensato che quel periodo della mia vita da ragazzina, mi abbia dato un senso di disciplina, di ostinazione e del valore della sana competizione che sono una parte fondante di me.