Oggi siamo con Roberta Zantedeschi, freelance che lavora in ambito HR e formazione, creatrice di pakarangi.
Ma davvero vuoi fare/fai il/la freelance? Cosa ti spinge a farlo nonostante tutto?
Sì, davvero, davvero!! cosa mi spinge? cosa mi ha spinto, semmai: il freelancecamp 2012 senza dubbio! e poi il grande desiderio di essere povera ma felice e ora lo sono… nonostante tutto!
Se dovessi descrivere le tue competenze (non necessariamente quelle che usi ora) in 140 caratteri, cosa scriveresti?
Entusiasta, curiosa, iper-attiva: incontro/seleziono persone, comunico storie, mi diverto più che posso, anche questa è una competenza vero?
Come spieghi il tuo lavoro ai tuoi?
Ora che sono tornata a occuparmi per il 70% di Ricerca, Selezione e Formazione di personale e consulenza HR è abbastanza facile, dico che faccio per conto mio quello che prima facevo presso la società di Ricerca e Selezione di Personale per cui ho lavorato. Sul resto (la parte markettara del mio lavoro) mi tengo vaga, dico ma non spiego e all’occorrenza faccio scattare il discorso “gravidanza” così in due nanosecondi l’attenzione si sposta sul futuro nipote e al lavoro chi ci pensa più?
Sei il ministro del lavoro e hai solo un decreto per i freelance, ovviamente di 140 caratteri massimo: cosa ci scrivi?
Sono di parte in questo momento ma qualche attenzione in più alle mamme/neomamme direi che ci starebbe proprio bene!
Il posto in cui ti piace lavorare e il posto in cui detesti farlo (senza limiti alla fantasia)
In questi 9 mesi ho lavorato più o meno ovunque: al parco, nei bar, in n. uffici non miei, nell’ufficio che ho ricavato in salotto, in westfalia, nella sala di mia sorella, in cucina da mia mamma, direttamente presso i clienti… ovunque avessi la connessione o anche solo il telefono. Preferisco l’ufficio a casa mia perchè lì mi prende il raptus di impastare e cucinare. Sarò sempre grata ai ragazzi di Innove.it che mi hanno dato e continuano a darmi ospitalità free: lì lavoro molto bene ed in ottima compagnia. Mi piace in generale il concetto di libertà, non aver un posto fisso dove andare ogni mattina, potermi inventare le giornate e adattarmi alle richieste: il posto che preferisco è proprio quello in cui andrò tra poco… ogni volta diverso.