Mi piacciono gli sponsor dolci, e anche quelli salati, vitaminici, ricchi di sali minerali e di nutrimenti per la mente e il corpo: per questo è con molto piacere che intervisto Francesca Delle Grottaglie e Mara Campo, in rappresentanza di Baule Volante e Fior di Loto.
Ciao Francesca, bentornata al Freelancecamp; ehi, quest’anno non sei da sola per conto di Baule Volante, ma insieme a te c’è anche Mara e arrivate presentando un secondo marchio, Fior di Loto! Ci raccontate cos’è successo?
F: È successo che Baule Volante ha messo su famiglia, intanto con un bel matrimonio.
Visto che parliamo di due aziende, una di trentuno l’altra di quarantasei anni, che hanno deciso di diventare un’unica società, si può definire un matrimonio combinato. Ma non tutti i matrimoni combinati del passato sono stati matrimoni senza amore :)
M: Sì, a gennaio ci siamo sposati. Le più antiche e longeve aziende del settore del bio hanno deciso di fare squadra per intraprendere insieme un nuovo cammino. Questo cambiamento, ovviamente, ha comportato un nuovo assetto: la famiglia si è ingrandita e sono aumentate le competenze.
Grandi novità, quindi, ma anche la sfida non banale di mettere insieme due aziende diverse, che poi vuol dire far lavorare insieme delle persone che fino a poco tempo prima agivano ciascuno secondo regole e cultura magari non esattamente sovrapponibili. Come la state affrontando?
F: Hai fatto centro, nominando la sfida che ci ha coinvolti tutti in questi mesi. Qualche reparto ha fatto più fatica all’inizio, altri uffici meno, anche a seconda delle attività che possono per loro natura facilitare o meno l’interazione. Per quanto mi riguarda le paure iniziali si sono sciolte presto come rugiada al sole, trovando in Mara uno specchio che mi fa crescere ogni giorno e negli altri colleghi delle persone competenti e dei compagni di viaggio molto piacevoli. Peccato che siamo lontani!
M: È un po’ come andare a convivere con coinquilini che non si conoscono. L’ufficio marketing & comunicazione è partito con il piede giusto: è stato fondamentale porsi con approccio positivo gli uni nei confronti degli altri. Con Francesca ci siamo studiate a distanza il primo mese, poi è scattato qualcosa. Oggi, dopo circa sei mesi, abbiamo trovato un equilibrio che ci permette di crescere insieme grazie al confronto continuo.
Raccontate in breve a chi non vi conosce chi siete e che cosa fate.
F: Baule Volante è nata nel 1987 a Bologna per distribuire in Italia un noto marchio tedesco di prodotti biologici. Col tempo è cresciuta fino a diventare una grande azienda, parte del gruppo EcorNaturaSì, che inventa e commercializza prodotti biologici, moltissimi a proprio marchio. Io mi occupo della comunicazione – soprattutto digitale – del marchio Baule Volante.
M: Fior di Loto è il più antico marchio del settore del bio in Italia. L’azienda è stata fondata nel 1972 a Torino: ha 46 anni ma se li porta bene! Distribuisce alimenti da agricoltura biologica ed è specializzata in prodotti per le intolleranze alimentari. Io mi occupo della comunicazione del marchio, in particolare di digital marketing.
F: A gennaio di quest’anno è nata Baule Volante & Fior di Loto s.r.l. Un distributore unico, due marchi distinti che hanno tanto da raccontare.
Quindi voi non vendete direttamente; come facciamo a comprare i vostri prodotti, dove si trovano?
F: Nei migliori :) negozi di alimentazione naturale e specializzati bio, farmacie, erboristerie, nei NaturaSì e su alcuni ecommerce.
M: La linea Zer%Glutine di Fior di Loto si trova anche nei punti vendita specializzati in prodotti per celiaci.
Francesca, che ne pensi del fatto che a giugno faremo la prima edizione a Sud, nella tua Puglia?
Che la Puglia se la merita un’edizione del Freelancecamp, e che il Freelancecamp si merita la Puglia. È una terra (anche) di buone idee e azioni coraggiose, in cui persone di valore possono fare tanto insieme. Con la regione in cui sono nata ho un legame forte e profondo, mi piace pensare che con il mio lavoro sto facendo in qualche modo qualcosa di buono per lei, anche a 800 km di distanza.
Mara, tu al Freelancecamp non sei mai venuta: che impressione facciamo visti da fuori?
Una bella impressione! Vi seguo da anni, mi piace il modo in cui fate rete. Trasmettete una bella energia, anche solo attraverso quello che si racconta di voi in giro.
Giochiamo un po’:
- Che libro non può mancare nella biblioteca dei freelance?
F: Fantasia, di Bruno Munari.
M: Esercizi di stile, di Raymond Queneau. - Quando viaggiate per lavoro, cosa c’è sempre nel vostro bagaglio a mano?
F: Un libro o una rivista che puntualmente non riuscirò a leggere.
M: Carta e penna (sempre la stessa da dieci anni). - Quale app vorreste cancellare dallo smartphone?
F: Pacer, quando da troppi giorni mi dice “sedentario” o “leggermente attivo”. Poi ricomincio a camminare su e giù per le colline e cambio idea.
M: Facebook e Instagram, almeno quando sono in vacanza. Vorrei trovare il modo per rendere più semplice la disconnessione dal mondo social e la riconnessione con la realtà non digitalizzata.