In poche righe: chi sei, cosa fai e a chi puoi essere utile
Sono prima di tutto una consulente di marketing e comunicazione, e da un annetto creo strategie in esclusiva per un’agenzia di Modena con cui ho riscoperto la gioia di lavorare in squadra. Nelle flessibilità che la partita IVA mi concede infilo qualche progetto di produzione servizi fotografici per brand stranieri (a settembre esce un libro per Rizzoli New York di cui ho coordinato le foto) e la mia missione personale di aiutare le donne (freelancer o no) a disegnarsi e organizzarsi una vita su misura della propria identità, invece che correre dietro alle altrui aspettative.
Una cosa in cui sei brava e una che vuoi migliorare nella tua gestione del cliente o del lavoro da freelance?
Sono molto brava a organizzarmi. Vorrei avere un po’ più di pazienza e sistematicità a fare networking.
Quanto ti soddisfa il tuo lavoro per guadagno, bilanciamento tempo e lavoro, relazioni umane?
- gli aspetti economici: 4
- la gestione dei tempi di vita e di lavoro: 5
- le relazioni umane: 5
La perfezione non esiste e a volte odio tuttз, ma negli ultimi anni ho raggiunto una buona consapevolezza delle mie esigenze e dei miei limiti e questo mi ha aiutato anche a scegliere le persone con cui lavorare in funzione di quelle esigenze e di quei limiti :-)
Macchina del tempo: torni indietro e ti incontri alla soglia dell’apertura della partita IVA.
Datti un consiglio: “col senno di poi…”
Ricordati di valutare la sostenibilità psicologica ed emotiva di un’idea. Ci vorrebbe una sezione apposita nei business plan che permetta di indagarla quanto se non di più di quella economica. Perché da freelance tu sei tutte le risorse psicologiche ed emotive su cui puoi fare affidamento e se l’attività che scegli le esaurisce… non c’è più business.
Che tipo di freelance sei?
Giochiamo al “se fossi”: se fossi un animale, un genere musicale o un personaggio famoso, chi saresti?
Se fossi un animale sarei un animale solitario a cui piace dormire e che vive in un clima freddo, esiste?!
[L’orso polare! n.d.r.]
Se fossi un genere musicale sarei indiscutibilmente il brit pop di Blur o Stereophonics (lo so, robe diverse, ma per me è così).
Se fossi un personaggio famoso sarei Mindy Kaling, che scrive, produce e recita in modo brillante e intelligente per commedie romantiche (che non sono un genere inferiore). La venerazione che ho per quella donna… o Emma Thompson. Ma sono decisamente modelli aspirazionali.
Nel Freelancecamp che vorrei c’è un talk che parla di…
Come fare personal branding senza stare sui social. Che sono capaci tuttз pubblicando costantemente su qualsiasi canale e invece secondo me si può fare anche senza ;-)
E porti un talk anche tu, di cosa ci parli?
Accolgo una richiesta nel-Freelancecamp-che-vorrei e quindi parlo di “No, grazie, sul serio, NO“. Ovvero consigli pratici ed esempi da cui imparare, per dire “no” e non farsi convincere a cambiare idea, in modo da (ri)trovare il tempo per quei “sì” che cambiano la vita in meglio.
Tizio, Caia e Francə sono al loro primo Freelancecamp.
Cosa dici loro per accorglierl3? Cosa si devono aspettare?
Vai e presentati a tutte le persone che ti sembrano interessanti, senza paura. Scambia contatti, mettiti in gioco nella conversazione. E se hai bisogno di momenti di pausa ritirati senza timore di apparire asociale, abbiamo tuttз bisogno di ricaricarci ogni tanto.
Consiglia a Tizio, Caia e Francə un talk imperdibile degli anni passati.
Qualsiasi talk di cui trovino i video di Francesca Marano (per cose di siti web e soldi), Deborah Ugolini (per cose di podcast e video), ma soprattutto uno di Daniela Scapoli che negli ultimi anni mi è stato molto utile:
Ricordi perché hai partecipato la prima volta?
Mi serviva uno spazio pubblico ma “amico” in cui raccontare ad alta voce il mio burnout, un po’ per catarsi un po’ perché fosse utile ad altrз. Per me il Freelancecamp è questo: uno spazio “protetto” in cui espormi al networking :-) A ogni partecipazione coltivo relazioni nuove e tengo vive quelle già avviate.
Scegli una canzone e dedicala a unə freelancecampista (anche a qualcunə che non conosci ma che vorresti conoscere!).
“Lonely boy” dei The Black Keys da ascoltare al lunedì mattina quando cominci a lavorare, prima di incontrare nuovз clienti per darti la carica, ogni volta che ti accorgi di essere statǝ sedutǝ troppo a lungo…