freelancecamp Roma 2018

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Apogeo supporta il #Freelancecamp Roma: intervista a Lucio Bragagnolo

Scritto da Alessandra Farabegoli il 28 Agosto 2018

Apogeo, il mio editore preferito ;-), torna al Freelancecamp, e anche quest’anno porta contenuti che mi piacciono molto: ebook per tutti i partecipanti, nonché una lezione sul lavoro nomade tenuta da una delle colonne della redazione Apogeo, Lucio Bragagnolo.

Che lavoro fai?

Il coordinatore redazionale di Apogeonline e il consulente di comunicazione per le aziende. Faccio anche il divulgatore e mi sto occupando ultimamente di valutazione delle competenze digitali in azienda.

Lavori da freelance?

Sì.

Lavorare da freelance è stato (ed è) un obbligo o una scelta?

Un grande privilegio.

Da 1 a 10, quanto ti soddisfa il tuo lavoro per quel che riguarda:

  • Aspetti economici: 7
  • Gestione dei tempi di vita e di lavoro: 8
  • Relazioni umane: 5.

Come ti vedi fra 5 anni? E fra 20?

Tra cinque anni avrò espanso clamorosamente le mie capacità di scripting e programmazione e il computer svolgerà da solo le parti noiose del mio lavoro. Tra 20 vorrei essere riuscito a portare il testo marcato come formato standard dei contenuti nelle aziende e nelle scuole. E vorrei essere riuscito a bloggare tutti i giorni senza mancarne neanche uno.

Perché vieni al Freelancecamp Roma?

È un ambiente unico per come riunisce competenze e umanità, in cui imparare, conoscere nuove persone e divertirsi.

Apogeo torna anche quest’anno come sponsor del Freelancecamp; cosa ci portate?

Ebook in regalo per tutti! Basterà lasciare un indirizzo email su una pagina del sito Apogeo. L’indirizzo si troverà su una cartolina dentro la welcome bag di Freelancecamp e anche nella comunicazione del camp stesso, oltre che della nostra. Sarà più difficile ignorarlo che approfittarne.
I particolari sono ancora in lavorazione e li renderemo noti cammin facendo.

Al Freelancecamp parlerai di lavoro in mobilità, un argomento che sono certa interessi anche a molti freelance; puoi darci qualche piccola anticipazione?

Il concetto ha preso polvere, si lavora in mobilità da vent’anni; voglio rilucidarlo e mettere l’accento su che cosa significhi oggi. Nel farlo, parlerò anche di software e di automazione individuale, nella convinzione che l’idea di lavorare in mobilità sia connessa a quella di viaggiare leggeri. Obiettivo che con l’hardware non è più un problema, mentre con il software si buttano via tante opportunità che invece a un freelance conviene sfruttare, per lavorare meno e lavorare tutti. Dove per “tutti” intendo i suoi computer…

E ora, giochiamo un po’.

  • Che libro non può mancare nella biblioteca dei freelance? “The Phoenix Project”.
  • Quando viaggi per lavoro, cosa non può mancare nel tuo bagaglio a mano? iPad.
  • Quale app vorresti cancellare dal tuo smartphone? Telefono.

LinkedIn * Macintellingence.org * Apogeo

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