Chi sei, cosa fai, a chi puoi essere utile?
Sono un freelancer dal 2011 e sono un Digital Strategist.
Collaboro con due agenzia di Comunicazione, una a Civitanova Marche e l’altra a Manfredonia (FG), mio paese natale. Ho clienti che operano in diversi settori, sia B2B che B2C, da quello calzaturiero a quello ricettivo.
Ho iniziato a fare questo lavoro grazie alla mia passione e al mio impegno per il sociale.
Avevamo un’associazione culturale a Manfredonia, ero impegnato come referente territoriale di Emergency, prima per la provincia di Foggia e successivamente per quella di Macerata.
Quindi ho coltivato la mia passione per la comunicazione sociale e culturale e poi l’ho trasferita in ambito commerciale, dato che con le associazioni non si riesce ad avere dei compensi sostenibili.
Oggi, dopo più di 10 anni di attività, curo la comunicazione anche di alcune realtà che operano in ambito sociale. Una di queste è sicuramente Food Insider che da più di 8 anni si occupa di monitorare la qualità delle mense scolastiche, elaborando un rating annuale. Da due anni siamo promotori di questa iniziativa nazionale, la Green Food Week, che coinvolge decine di realtà italiane, dai grandi comuni come Roma e Milano, alle piccole realtà come la Comunità Rotaliana in Trentino Alto Adige.
Ci parlerai di questo progetto delle mense scolastiche proprio nel tuo talk, giusto?
Sì, il mio talk si intitola “Green Food Week, cibo amico del pianeta. Le mense scolastiche e non come volano del cambiamento“.
La Green Food Week è un’iniziativa nazionale promossa da Foodinsider.it, un’osservatorio sulle mense scolastiche, che promuove la sostenibilità a partire dalle mense scolastiche, universitarie e aziendali per promuovere il cambiamento. Nel 2022 abbiamo superato i 390.000 pasti sostenibili. Quest’anno abbiamo raggiunto i 500.000 pasti sostenibili e più di 195 adesioni da Nord a Sud dell’Italia, coinvolgendo Comuni, Università, Aziende e un organismo dell’Unione Europea, l’OIB (Office for the Infrastructure Bruxelles).
L’iniziativa si è svolta dal 13 al 17 febbraio in tutta Italia. Vorrei condividere con voi questa esperienza che ho il piacere e la fortuna di coordinare e promuovere con un team di professionist3 che hanno lavorato al progetto a titolo gratuito.
Hai mai pensato di strutturare la tua crescita personale e lavorativa in un’ottica di sostenibilità? Come?
Cerco di evitare sprechi nei consumi elettrici, usare il meno possibile la macchina per gli spostamenti di lavoro (e in questo la pandemia ha dato un forte impulso alle videocall a distanza) e di differenziare il più possibile i miei rifiuti.
Da 1 a 5, quanto è sostenibile il tuo lavoro dal punto di vista economico, di gestione dei tempi e delle relazioni?

- sostenibilità aspetti economici: 4 su 5.
- della gestione dei tempi di vita e di lavoro: 4 su 5.
- delle relazioni umane: 5 su 5.
Sostenibilità ha un ampio spettro di significati, spesso personali. Ci spieghi cosa intendi e perché hai dato questi voti?
Per me la sostenibilità è vivere e lavorare cercando di ridurre al minimo la mia impronta ecologica e migliorare la qualità della mia vita. Per esempio negli spostamenti di lunga percorrenza scelgo sempre il treno, sia per ridurre la mia impronta ecologica, sia per dedicare del tempo (prezioso) alla lettura e alla mia formazione.
Cosa vorresti migliorare nel tuo percorso, perché sia più sostenibile per te o per le altre persone?
Vorrei poter avere molte più informazioni o dedicare più attenzione alla scelta di servizi più sostenibili, anche nel mio lavoro. Google dice di essere sostenibile dal 2007, ma non ho mai avuto modo di approfondire questo aspetto. Questo è un mio obiettivo per il futuro.
Cosa vorresti che le altre persone intorno a te cambiassero, per migliorare la qualità del lavoro in generale?
Vorrei che aumentasse la consapevolezza dell’urgenza del cambiamento dei nostri comportamenti.
Abbiamo a disposizione solo pochi anni, meno di nove, per poter sperare in un reale cambiamento.
Vorrei poter lasciare a mia figlia di 12 anni la speranza di poter vivere in un mondo più sostenibile.
Che tipo sei?

Perché hai scelto questo personaggio?
Ho scelto Greta Thunberg perché credo che sia fondamentale, per attuare un vero cambiamento, mobilitarsi affinché tutta la società, a tutti i livelli, si muova per cambiare le proprie pratiche in senso ecologico e sostenibile.
Partendo dalla singola persona.
Nel Freelancecamp online che vorrei c’è un talk che parla di…
Sinceramente nulla, perché trovo sempre utili e interessanti i talk che ascolto durante i Freelancecamp. Ecco magari avere una guida più approfondita sulla scelta di servizi per il web più sostenibili.
Tizio, Caia e Francə sono al loro primo Freelancecamp. Cosa dici loro per accorglierl3?
Di essere pront3 ad accogliere tutte le esperienze che verranno condivise, perché aiuteranno a crescere professionalmente.
Per me è lo stato! ;)
Consiglia a Tizio, Caia e Francə un talk imperdibile degli anni passati.
Ricordo sempre con grande piacere i talk di Roberto Pasini, Luigi Centenaro (prima che diventasse il guru italiano del Business Model Canvas) e Giorgio Trono!
Ricordi perché hai partecipato la prima volta? Cosa cercavi?
Ero agli inizi del mio percorso professionale da freelance e cercavo una guida, un confronto per capire come migliorare la qualità del mio lavoro.
Scegli una canzone e dedicala a unə freelancecampista (anche a qualcunə che non conosci ma che vorresti conoscere!). Perché hai scelto proprio questa?
“Vivere la Vita” di Mannarino, perché è un inno alla partecipazione e all’impegno civile.
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