[“Cosa fa uno il venerdì sera alle 18, prima di chiudere baracca e burattini?
Ma si autointervista per il freelancecamp!” – questo mi ha scritto Angelo Ghigi due giorni fa, e per fortuna c’era ancora uno strapuntino domenicale in cui piazzare questa intervista! Su Twitter è @AGhigi, al Bocabarranca è ormai di casa, e io sono sempre felice di incontrarlo online e offline :-)]
Molti pensano che fare i freelance sia un ripiego, magari perché non si trova lavoro, altri che sia una missione. Tu come ti poni?
Io credo sia una grande opportunità di crescita personale. Devi responsabilizzarti al massimo, occupandoti anche degli aspetti del tuo lavoro per cui sei meno portato (ah, che fatica vendersi!). Imporre, a te e a chi ti sta vicino, se hai l’ufficio in casa, la massima disciplina. Tenerti continuamente aggiornato e, all’occorrenza, saperti reinventare, cavalcando l’onda del mercato.
Ma ti dà anche grandissime opportunità di gestire il proprio tempo con flessibilità, facendo convivere in maniera più profonda lavoro con famiglia e interessi personali. Solo così, da freelance della rete, l’anno scorso ho potuto vivere per un mese a Barcellona per conoscere meglio quella splendida città, continuando a lavorare ai miei progetti.
Trovaci un’immagine che rappresenta per te il freelancismo

Da un grande potere derivano grandi responsabilità!
Come ti immagini il freelance camp?
La consueta (questa per me sarà la terza edizione) occasione di confronto, di crescita professionale, di apprendimento, ma anche di incontro con persone splendide, amici consolidati e nuovi contatti, umani e professionali.
Da freelance si tende ad isolarsi, e nei momenti di difficoltà tutto sembra più difficile. Con il freelancecamp ti rendi conto che non sei solo, che ci sono persone che stanno affrontando le tue stesse difficoltà, che possono darti una mano e a cui tu puoi dare una mano, mettendo in comune le proprie eccellenze.
E poi, è un ottimo modo di unire l’utile al dilettevole. Per me che vivo a due passi dal mare (sono di Rimini) è normale, ma per chi viene dalle grandi città, vuoi mettere passare da un “convegno” alla pausa pranzo a base di fritto misto e tuffo in mare prima di rientrare? O;)
Qual è la tua Twitter bio? ce la spieghi?
“Informatico bricoleur, cuoco goloso, motociclista sedentario, cinefilo distratto”
Sono una persona dai molteplici interessi, a volte anche contraddittori, ma aperta a ogni esperienza.
Da informatico lavoro molto con la testa ma, proprio per questo motivo, nel mio tempo libero mi piace lavorare con le mani, facendo lavoretti di bricolage in casa.
La cucina è una delle principali fonti di gratificazione personale, sia nella produzione che nel consumo. La moto è il simbolo della libertà, una passione scoperta una dozzina di anni fa, che non onoro quanto vorrei, salvo poi ogni tre/quattro anni avventurarmi in viaggi in giro per l’Europa per fare il pieno di chilometri, panorami e nuove sensazioni. Infine il cinema, che in passato seguivo più assiduamente e che negli ultimi anni mi vede sempre più di rado in sala.